Ti capita mai di passeggiare per casa e di notare con occhio critico tutte le cose che non ti piacciono, che non funzionano o che creano disordine solo a guardarle?
Io queste cose le ho definite generatori di entropia. Oggi te ne presento alcuni (magari fossero solo quattro...) assieme alle soluzioni che ho attuato per cercare di contenere il loro propagarsi.
IL CESTO DELLA BIANCHERIA
Da quasi due anni in famiglia siamo in quattro e il ritmo di riempimento cesto è sull’
allegro andante. A dir la verità, non era tanto la quantità di biancheria da lavare a lasciarmi perplessa, quanto piuttosto
il dover rovesciare tutto il contenuto ad ogni lavatrice per selezionare i capi per dividerli per colore o tessuto.
La soluzione è stata passare
da un cesto a ben due cesti. Li ho scelti della stessa forma, ma di colore diverso, uno bianco e uno nero (grazie #ikea). Bimbi e marito sanno che i capi bianchi e i colorati vanno nel cesto bianco mentre per i capi scuri c’è quello nero.
Fare la lavatrice ora è davvero molto più veloce e soprattutto
non lascio più mucchi di biancheria attorno alla lavatrice, nell’attesa di lavarli.
LE GIACCHE, I CAPPELLI E LE SCIARPE DEI BIMBI
Se c’è una zona della casa nella quale puoi mettere a prova l’organizzazione di chi ci vive, è l’
ingresso.
Di solito gli attaccapanni o gli armadi per
giacche, scarpe e borse, con l’arrivo dei figli diventano fuori misura e soprattutto inutilizzabili dai più piccoli. E’ così che, al rientro a casa da asili e scuole, si crea quell’
effetto accumulo sul primo ripiano libero o sul gradino di una qualche scala interna.
Una soluzione semplice può essere quella di appendere un attaccapanni al muro ad altezza bambino. Nel mio caso, non avendo pareti libere da attrezzare,
ho trasformato il termosifone in ingresso in attaccapanni con delle maniglie decisamente intelligenti, scovate su internet.
Una per lui e una per lei, ognuno con il sacchetto per metterci guanti, sciarpe e cappelli. E’ stato sufficiente presentare la novità per rendere quell’angolo dell’ingresso il loro punto di riferimento ogni volta che si torna a casa.
I PIGIAMI
Una delle faccende domestiche che più mi riempie di soddisfazione è sistemare il letto. Se poi è anche il giorno del cambio lenzuola, non c’è storia.
Ho sempre detestato però riporre i pigiami sotto i cuscini, perché creavano delle montagne di tessuto visivamente antipatiche, soprattutto durante la stagione invernale quando il pigiama (il mio) è corredato da una serie di altri accessori tipo calzettoni, felpe, canottiere e strati vari…
La soluzione questa volta è stata
recuperare due federe di cuscini da divano, quelli quadrati per intenderci, che da qualche anno non utilizzavo più. Una per me e una per mio marito. Ogni mattina, dopo esserci vestiti, ognuno ripone pigiama & co. nel
finto sacchetto che rimane sopra il letto a decorarlo.
LO STENDINO
Se, come me, non hai la fortuna di avere un locale lavanderia, lo stendino è forse l’oggetto che più si muove per casa. E
ovunque lo piazzi, ingombra e disturba, soprattutto se è costantemente pieno di panni.
Premesso che io ho un’asciugatrice, con la quale però sono più le volte in cui ci litigo che quelle in cui ci vado d’accordo,
ho pensato che solo qualche piccolo cambio di abitudine avrebbe migliorato la situazione.
- Innanzitutto, ho imparato a non farmi prendere dall’ansia se la cesta del bucato rimane piena più a lungo del solito. Difficile che rimaniamo senza vestiti puliti.
- Mi sono finalmente convinta a sfruttare le terrazze, che fino ad ora avevo sottovalutato per il loro essere strette e scoperte.
- Ho iniziato a fare lavatrici in previsione del bel tempo e approfitto delle giornate di sole in cui sono a casa per farne il più possibile.
- Cerco di programmare la lavatrice la sera affinchè finisca al mio risveglio, per stenderla in terrazza prima di uscire di casa.
- Prima di avviare una nuova lavatrice faccio in modo di aver liberato lo stendino e piegato i panni asciutti.
E TU, NE HAI DI GENERATORI DI ENTROPIA A CASA? AH, MARITI E FIGLI NON CONTANO! ;)
2 Comments
Non dimentichiamo il potenziale di un letto, specie se matrimoniale: un letto sfatto crea un sacco di disordine in una stanza. Ciao a tutti!
Hai perfettamente ragione, Francesca! Personalmente, il letto fatto mi dà la carica per fare dell’altro. E’ un generatore positivo di ordine! 😉