Ormai siamo agli sgoccioli. Anzi, in alcune regioni d’Italia le mamme hanno già iniziato a mettersi le mani tra i capelli. In altre invece, i figli contano i secondi che li separano dal suono dell’ultima campanella per questo anno scolastico.
Quando però si chiudono le porte della scuola, si apre automaticamente un portone: quello dei temutissimi compiti delle vacanze.
Premesso che sono consapevole di toccare un tasto dolente, forse più per le mamme che per i bambini.
Premesso che, dopo una serie di ricerche, ho trovato pareri alquanto contrastanti sulla comprovata utilità dei compiti durante le vacanze.
Premesso che, negli ultimi anni, per rispondere alle esigenze lavorative di noi genitori, i bimbi hanno sempre meno occasioni per imparare in modo autonomo ed esperienziale, giocando, come si faceva una volta, con gli amici all’aria aperta.
Dopo tutte queste belle premesse,
il dato di fatto è uno: che
di compiti ed esercizi per l’estate ne verranno assegnati a tutti, chi più, chi meno. Non rimane quindi che guardare il lato positivo della medaglia (
è un po' nascosto, ma esiste... fìdati 😉) ed escogitare qualche trucco per addolcire la pillola, tanto per noi grandi quanto per i piccini.
IL BICCHIERE MEZZO PIENO
Da un punto di vista delle competenze organizzative, i compiti delle vacanze possono essere considerati un’ottima occasione per:
- Sviluppare le abilità organizzative nel lungo periodo.
Nel corso dell’anno i bambini si confrontano con lezioni e impegni quotidiani o al più settimanali. Ecco perché la programmazione dei compiti estivi può essere un esercizio utile per imparare a gestirsi in autonomia e raggiungere obiettivi più in là nel tempo.
- Innescare l’abitudine a non rimandare.
Distribuendo nei mesi quella che inizialmente può sembrare una montagna di compiti, sarà più semplice e meno stressante arrivare a fine estate con le lezioni in regola.
- Incentivare il senso di responsabilità nei bambini e ragazzi.
ORGANIZZARE I COMPITI DELLE VACANZE IN 6 PASSI
Da bambina non ho mai amato passare le calde giornate estive in casa a fare compiti. Preferivo di gran lunga giocare ai mercatini in strada con le mie amiche o correre in bicicletta in cortile (
e vorrei ben vedere… ).
Per evitare incidenti diplomatici con i miei, negli anni si era arrivati ad un compromesso che più o meno recitava così:
patti chiari, amicizia lunga.
E’ un lavoro che consiglio di affrontare a quattro mani, mamma e figlio/a insieme, non appena si ha il quadro chiaro di quanto lavoro è stato assegnato dalle maestre.
Funziona in questo modo:
1) Elimina i giorni di vera vacanza
Stampa il calendario dei mesi estivi di Mamma che ordine. Con un pennarello di un rosso fiammante, fai segnare al bimbo con una X tutti i sabati, le domeniche, le festività, giorni di ferie in famiglia e camposcuola, insomma,
tutti i giorni in cui vorreste non dover litigare per i compiti (ho scelto consapevolmente di non mettere io le crocette nel calendario stampabile proprio per dare a voi la soddisfazione di segnarle).